Arrigo Barbieri, compagno di naia durante il terremoto dell’Irpinia nel 1980

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Arrigo Barbieri, compagno di naia durante il terremoto dell’Irpinia nel 1980

Alberto Cesari a Salerno

Me lo ricordo come fosse ieri Arrigo, anche se ovviamente sono passati tanti anni da quel lontano 1980, un ragazzo di una simpatia unica, sempre sorridente e disponibile.

Ci siamo conosciuti alla Caserma Spaccamela durante il servizio militare, eravamo tutti e due del 5° Bolsena, io del IV sc e lui credo del VI, e la nostra amicizia si è rafforzata come con tanti altri commilitoni durante la tragedia del sisma che colpì le zone dell’Irpinia, il 23 Novembre 1980.

Siamo stati in quei luoghi per 3 lunghi mesi, a condividere tanto lavoro per aiutare la popolazione colpita dal terremoto.

Arrigo Barbieri
Compagni di naia

Avevamo pochi momenti di gioia, ma eravamo ragazzi e con poco riuscivamo ad essere felici, bastava una serata in trattoria, una buona mangiata ed una buona bevuta, e poi una passeggiata di sera in riva al mare a Salerno a raccontarci delle nostre piccole storie di vita, della famiglia, della ragazza lontana ascoltando il rumore del mare.

Poi in caserma, si fa per dire, perché ci eravamo arrangiati alla meno peggio, basta guardare la foto per comprendere che la situazione non era logisticamente delle migliori, comunque un tetto ce l’avevamo.

Ci siamo poi persi di vista, perché se non ricordo male Arrigo terminati i tre mesi a Salerno andò a Napoli con un contingente comandato dall’allora Capitano Ridinò e dal Maggiore Carlo Baldracchini, per costruire un nuovo villaggio abitativo, mentre io ritornai alla Spaccamela a fine Febbraio del 1981 con l’ultimo contingente del Quinto Bolsena, e poi mi congedai nel mese di Aprile.

Sono passati tanti anni, ed ogni tanto guardando le foto sorrido pensando a lui ed a tutti gli altri commilitoni che ricordo, ma non mi sarei mai immaginato che il giorno 16 Gennaio 2018 Arrigo fosse rimasto vittima di un incidente sul lavoro.

Arrigo Barbieri
Compagni di naia

Purtroppo la morte il più delle volte ci strappa improvvisamente dagli affetti quotidiani, ed il mio pensiero va quindi ai suoi famigliari, amici ed a tutti coloro che gli vogliono bene.

Grazie Arrigo, grazie della tua amicizia, è stato un onore per me conoscerti, anche se per poco tempo.

 

2 Responses

  1. Giorgio Ferrato ha detto:

    Grazie Gianni, quel periodo è stato un qualcosa di particolare per noi, tanto lavoro, tanta sofferenza ma tanta unione tra di noi. Eravamo proprio amici, e non solo commilitoni. Giorgio

  2. GIANNI ha detto:

    Ciao…. sono Gianni amico di Arrigo mi parlava sempre di quel periodo.Ti ringrazio x l’affetto dimostrato era un’amico speciale.
    Non riesco a trovare altre parole….e stato già detto TUTTO.
    CIAO ARRIGO

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