Ricordi della stazione ferroviaria di Battaglia Terme (PD)

La passione per la storia e gli eventi locali raccontati attraverso la fotografia e la video creatività

Ricordi della stazione ferroviaria di Battaglia Terme (PD)

Stazione ferroviaria di Battaglia Terme (PD)
Giorgio bambino alla stazione ferroviaria

Sono nato e vissuto vicino alla ferrovia fino all’età di 25 anni, e sin da piccolo ho sempre avuto una grande passione ed ammirazione per tutto il mondo ferroviario, soprattutto quello trainato dalle vecchie locomotive a vapore. Tanti anni fa il paese di Battaglia Terme era un centro nevralgico per quanto riguardava la produzione industriale, artefici ne erano le Officine Elettromeccaniche Galileo che sovente dovevano trasportare via ferrovia le loro produzioni; come del resto era la cava che dopo aver estratto e ben macinato con il frantoio gli enormi massi di trachite euganea il prodotto trasformato veniva riposto negli appositi carri tramoggia, per poi fungere da massicciata a nuove linee ferroviarie o stradali. Il risultato era che quando si fermava un convoglio merci per fare manovra, il passaggio a livello rimaneva chiuso anche per quasi un’ora, ed era un andirivieni di aggancia e sgancia carri, di apri e chiudi scambi, di personale ferroviario che lavorava duramente per ricomporre il convoglio. E noi, grandi e piccini che fossimo, assistevamo all’evento con grande curiosità ed interesse, e c’erano sempre da vedere ed imparare cose nuove. Questi lunghissimi convogli composti anche da sessanta vagoni merci venivano trainati al tempo da possenti locomotori elettrici, quali le E626 o le E428, o le più moderne E636, opere di ingegneria elettromeccanica.

Queste grandi macchine hanno fatto la storia delle Ferrovie dello Stato, quando ancora erano le Ferrovie, quando ancora le traversine avevano il “profumo” di catrame misto all’odore dell’acciaio. Non era da meno il movimento dei treni diretti o direttissimi, allora si chiamavano così, che si fermavano in questa piccola stazione per permettere ai curanti di raggiungere lo stabilimento termale “Pietro D’Abano” ex INPS per fare le cure termali.

Oggi lo stabilimento è chiuso, delle Officine Galileo rimane ben poco, dello scalo merci rimane qualche reperto archeologico, il passaggio a livello non esiste più…e di treni se ne fermano molto pochi, solo i locali, tutto il resto sfreccia velocissimo. Tutto è cambiato, il tempo è passato e la giusta evoluzione tecnologica ha migliorato le condizioni dei viaggiatori, la loro sicurezza ed il loro comfort, aumentando inoltre la velocità dei convogli e riducendone drasticamente i tempi di percorrenza.

Amo ancora la ferrovia, ma forse per l’età che ho sono ancora legato a quel vecchio mondo, quando viaggiare significava conoscere persone nuove con le quali avere un rispettoso rapporto, quando un controllore era ancora un’autorità, quando chi guidava la locomotiva era un vero “maestro”, quando tutto ciò che era questo mondo girava attorno all’uomo. Il video a seguire sono vari spezzoni che ho montato del tratto di ferrovia qui a Battaglia Terme della linea Venezia Bologna, ambientato ai nostri tempi, e di cose ne sono cambiate molte, una tra queste l’estrema omogeneità dei convogli ferroviari che nulla ha a vedere con i tempi passati, tempi che potete vedere nella pagina dedicata “La mia ferrovia” con una raccolta di filmati che risalgono dagli anni settanta in poi.

Treno locale presso Campo Marte (PD)
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4 Responses

  1. Art Nazionale ha detto:

    Considera che quel casello fino al 1960 era anche un Posto di Blocco Intermedio (eventuale)
    Tra parentesi la numerazione dei Posti di Blocco post 1960
    Padova 1
    Padova CM 2
    Abano 3
    Montegrotto 4 (Terme Euganee A. M dal 1990)
    Battaglia 5
    PL Monticelli 5bis
    Monselice Cabina B 6 (6)
    Monselice Cabina A 7
    Sant’ Elena 8 (7)
    Stanghella 9 (8)
    Rovigo Cabina B 10 (9)
    Rovigo Cabina A 11
    Arquà 12 (10)
    Polesella 13 (11)
    Canaro 14 (12)
    Occhiobello Cabina B 15 (13)
    Occhiobello Cabina A 16
    Pontelagoscuro Cabina B 17 (14)
    Pontelagoscuro Cabina A 18
    Ferrara Cabina B 19 (15)
    Ferrara Cabina A 20
    Coronella 20bis
    Poggio Renatico 21 (16)
    Galliera 22
    S. Pietro 23 (17)
    S. Giorgio 24
    Castelmaggiore 25 (18)
    Bologna Corticella Cabina B 26 (19)
    Bologna Corticella Cabina A 27
    Bivio Battiferro 28 (20)
    Bivio Agucchi 29 (corrispondente al PB n 2) (21)
    Bologna Centrale Cabina A 30 (22)

  2. Giorgio Ferrato ha detto:

    Ti ringrazio commento molto preciso ed esaustivo

  3. Giorgio Ferrato ha detto:

    Innanzitutto Federica ti ringrazio sinceramente per il tuo bellissimo commento, per il quale mi trovi d’accordo in relazione ai due passaggi a livello ed annessi caselli ferroviari, che ci riportano tutti indietro nel tempo, anche se la linea ferroviaria Padova Bologna oggi è stata di gran lunga modernizzata. Per curiosità mi sono andato a riguardare il film “Tutti a casa”, presumo tu ti riferisca al film del 1960 diretto da Luigi Comencini con interprete l’amatissimo Alberto Sordi, ed ho effettuato alcune ricerche. La galleria che tu citi non è quella di Battaglia Terme, bensì quella di Orciano Pisano (Pisa) sulla linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti-Vada, e ne trovi menzione a questo link. Di tanto in tanto passo a piedi per il PL di Monticelli, quel casello ferroviario mi è sempre rimasto impresso perché oggetto un po’ del desiderio, non mi sarebbe dispiaciuto abitarci.

  4. rika90 ha detto:

    Ciao, a me piacciono i due passaggi a livelli: quello di Monticelli-Laura Zanella e quello di Catajo. Tra l’altro la galleria Battaglia-Montegrotto è stata riprodotta nel film “Tutti a casa, la guerra è finita” quando gli “sbandati” post 8 settembre la percorrono. L’autore del film ha però sbagliato l’ubicazione della stazione di Battaglia. Battaglia non sera immediatamente allo sbocco della galleria, ma diversi metri a sud del portale Sud del tunnel. Mi riferisco alla scena dove passa il primo “treno della morte” con gli IMI destinati ai campi di sterminio. Tra l’altro penso che durante la Seconda Guerra Mondiale fosse ancora a binario unico. Si vede chiaramente che fu scavato un altro tunnel parallelo all’originale. Al PL di Monticelli c’è sempre un cane che abbaia al passare del treno soprattutto in primavera-estate quando con il caldo sta in giardino.

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